Riapre dal 20 ottobre 2023, a seguito del via dell’Unione Europea, lo sportello dei Contratti di Sviluppo per il settore agroalimentare.
La misura è nata per finanziare importanti progetti di investimento con un impatto occupazionale positivo. Gli interventi possono spaziare tra la creazione/ampliamento di un nuovo stabilimento, la riconversione o ristrutturazione di spazi esistenti o l’introduzione di impianti innovativi.
Dal 2023 le percentuali di beneficio variano:
- Al Centro-Nord fino al 50% (in base alla dimensione dell’azienda)
- Al Sud fino al 60% (in base alla dimensione dell’azienda)
Sono previste agevolazioni per gli investimenti, avviati dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione, a partire da 7,5 milioni di euro, rivolti alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli definiti a livello UE, rientranti in una delle tipologie di seguito elencate:
- Creazione di una nuova unità produttiva
- Ampliamento di unità produttiva già esistente
- Diversificazione dell’attività economica di uno stabilimento esistente
- Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente con l’introduzione di un processo produttivo nuovo o il notevole miglioramento di un processo produttivo già in atto.
I Contratti di sviluppo prevedono che i progetti di investimento debbano soddisfare almeno due delle seguenti condizioni:
- Impatto occupazionale positivo
- Realizzazione e/o consolidamento di sistemi di filiera diretta e allargata
- Presenza di innovazioni riguardo prodotto, processo, organizzazione e/o marketing rispetto allo stato dell’arte a livello internazionale
- Presenza dell’impresa sui mercati esteri o capacità di attrarre investimenti esteri
- Presenza di investimenti volti all’efficientamento energetico, alla riduzione di emissioni o all’economia circolare di ammontare almeno al 50% del valore del progetto.